«A volte osserviamo i pensieri distesi su un grande prato come la purezza dei fiori ed essi aspettano che qualcuno si accorga della loro presenza. Restano lì fermi in attesa, ma nessuno li raccoglie. I pensieri si ritrovano come le foglie che cadono dagli alberi in autunno. Cadono, cadono e cadono e rimangono lì, pure e innocue. La gente passa e le calpesta, e neanche chiede scusa.». Le finestre dei pensieri gravita intorno a ciò di cui oggi ci occupiamo poco: il pensiero. Ci troviamo di fronte ad un flusso di coscienza che sembra nascere durante una notte insonne, in cui i pensieri vagano e si contorcono talmente che si finisce col chiedersi il perché del perché. Un testo senza pretese di scientificità che analizza un argomento già studiato e già discusso da filosofi e letterati del passato che con una rapida carrellata di analisi altrui ci porta ad un’interpretazione in chiave moderna della questione. Qui si rimette in gioco tutto ciò che è stato detto e lo si fa con gli occhi di Alessandro Bagnato, il quale in prima persona s’interroga e ragiona: le finestre dei pensieri che si aprono, si chiudono, ci fanno vedere attraverso i loro vetri e riducono allo stesso tempo la nostra visuale.
Sarà sicuramente interessante,grande Alessandro un'abbraccio
un'ottimo approfondimento dei concetti filosofici inquadrati attraverso l'evoluzione storica del pensiero umano.
Il saggio filosofico “Le finestre dei pensieri” di Alessandro Bagnato, a mio avviso, pone al centro della questione il tema della continua ricerca della verità da parte dell’uomo. Al fine di enfatizzare l’importanza che assume nella nostra esistenza l’attività del pensare come strumento di ricerca, Bagnato elabora l’originale metafora delle “finestre dei pensieri”. All’interno dell’opera si nota molto chiaramente come l’autore decida di definire i propri concetti attraverso un linguaggio accessibile a tutti e al tempo stesso impreziosito da esempi e dal linguaggio metaforico. Analizzando attentamente i temi proposti nel saggio, si intuisce chiaramente l’intenzione dell’autore di stabilire un confronto con i filosofi del passato, e di coglierne gli aspetti che sono fondamentali per la sua analisi. Ritengo personalmente che nel saggio “Le finestre dei pensieri”, Alessandro Bagnato abbia esaltato le sue capacità di analisi e introspezione filosofica, proponendo il suo punto di vista personale su un tema complesso, come quello relativo all’attività del pensare. Inoltre egli ha saputo ben sfruttare le sue conoscenze in materia filosofica, inserendole in modo naturale nel contesto del dibattito che egli ha aperto nella sua opera, ponendosi in una prospettiva dialogica con i filosofi del passato.
é un testo che parla un parlare facile di compressione anche se ti porta a delle riflessioni molto profonde
il libro ti porta ad aprire le tue finestre e cercare nel mondo di oggi quelle che sono le assi portanti del vivere coinvolgendoti nel fare una ispezione in te medesimo ed é un linguaggio filosofico alla portata di tutti grazie
"Le finestre dei pensieri" è un saggio veramente comprensibile e aiuta la riflessione. Aiuta anche a comprendere quei concetti e quei ragionamenti su tanti elementi che a volte dimentichiamo.
Il libro, in uno stile moderno, ripropone un tema caro ai Filosofi: come dove, quando , perché nascono i pensieri, aprendo significative finestre di riflessione per li osserva con la competenza di Bagnato, giovane talentuoso filosofo. Il testo è anche un agile compendio di filosofia adatto soprattutto ai giovani che si accostano per la prima volta agli spinosi problemi filosofici, quindi adatto ad essere inserito in un progetto didattico nelle scuole.
un libro vivo di pensieri che in modo disciplinato fanno entrare nella stanza, la migliore trovata, quella dei pensieri...
Alessandro Bagnato è un autore molto interessante. Con "Le finestre dei pensieri" l'autore ci accompagna in un viaggio a ritroso in noi stessi con leggerezza e al tempo stesso con profondità. L'autore ci prende per mano e ci porta nei meandri della filosofia facendocene assaporare solo il gusto profondo evitandoci tutte le asperità. Oggi l'uomo corre dietro a chissà cosa senza essere presente a se stesso tranne che all'immagine stereotipata che lascia di se. Proprio oggi è necessaria un 'opera come "Le finestre dei pensieri" per riportare l'uomo alla sua primaria natura: quella di essere pensante.
Innanzitutto complimenti. Ho avuto modo di conoscere Alessandro e devo essere sincero, è un bravissimo scrittore. Nella sua opera: Le finestre dei pensieri,Alessandro fa emergere un aspetto tipico della filosofia, ossia l'uomo come essere pensante,un essere travagliato dalla notte insonne o come direbbero alcuni cari filosofi "oscura". Il perchè, l'istanza metafisica per eccellenza è il punto di partenze che Alessandro, a mio avviso si pone nell'osservare quei pensieri dispersi come foglie al vento... Che dire... Un uomo in gamba! Complimenti anche alla BookSprint Edizioni...
Il libro segna un itinerario di ricerca che suscita nel lettore lo stesso bisogno di esplorazione. Un viaggio interessante e piacevole, ricco di spunti di riflessioni.