Quella che inizia come una lettera, scritta il giorno della Vigilia di Natale ad un amico, si trasforma in un vero e proprio libro; in quest’opera, infatti, ogni frase è indissolubilmente legata a quella che segue. Non vi è condanna diretta in verità, ma trasuda da ogni sillaba la disillusione di chi ha avuto come grande maestra la strada e nessun altro. I pensieri contenuti in questo romanzo passano da un argomento all’altro con grande dinamicità, rivelando la profonda volontà di allontanarsi da una mediocrità sempre più dilagante. Pensieri rivolti ai genitori, a una donna amata, a un amico, parole scritte che dichiarano quello che la voce, forse, non è stata mai capace di articolare, si susseguono ad un ritmo incalzante in questa coinvolgente lettera sospesa tra la nostalgia, la vita e il senso critico.