Luigi Di Marzo approda nel panorama letterario italiano all’indomani della guerra, dopo essersi cimentato con composizioni metriche e pentagrammi per allietare ricorrenze festive con giovanissimi amici che frequentavano l’Istituto di studi e di formazione religiosa. E di qui l’immutata concezione cristiana della vita e della società. Partì ufficialmente nel 1950 con la pubblicazione di liriche sulle riviste Il Parallelo e La Zagara raccolte poi con altre in Grida d’un esule (ed. Cenacolo, Reggio Calabria 1952). Una volta oscurato perché controcorrente e scomodo, scrisse La Tribù dei travestiti (rime a due botte) per i tipi dell’Economia di Campobasso e per gli stessi tipi Bomboniera di Nozze (poesie e canzoni), quindi Quelli di Via Flavia (sestine barbare per giustizia giusta) inleggi tutto
Luigi Di Marzo approda nel panorama letterario italiano all’indomani della guerra, dopo essersi cimentato con composizioni metriche e pentagrammi per allietare ricorrenze festive con giovanissimi amici che frequentavano l’Istituto di studi e di formazione religiosa. E di qui l’immutata concezione cristiana della vita e della società. Partì ufficialmente nel 1950 con la pubblicazione di liriche sulle riviste Il Parallelo e La Zagara raccolte poi con altre in Grida d’un esule (ed. Cenacolo, Reggio Calabria 1952). Una volta oscurato perché controcorrente e scomodo, scrisse La Tribù dei travestiti (rime a due botte) per i tipi dell’Economia di Campobasso e per gli stessi tipi Bomboniera di Nozze (poesie e canzoni), quindi Quelli di Via Flavia (sestine barbare per giustizia giusta) in appendice a L’Asta d’un terrone (ed. Vitale San Remo). Altre poesie e satire sono ospitate nelle varie Antologie proprie del poeta Michael Santhers, altre ancora pubblicate su Arengo (Cosenza), Foglio Notizie e Antologia del Libero Sindacato Scrittori Poeti e Artisti europei (Brindisi). Si contano poi molte inedite fra le quali Sogni Spezzati in morte del figlio Nicola e Versi sciolti per te in morte del suo amico Pietro Avigo, frate domenicano.Ha composto e musicato un Inno per il partito Federalista Europeo presentato a Monaco di Baviera (1980) ed altro per l’Unione Difesa Pensionati presentato a Udine (1983). Canzoni in Vernacolo per il Festival della Canzone dialettale Molisana a partire dal 1986 tenuti a Gambatesa (CB) e ancora in vernacolo composizioni declamate a tre rassegne di Poesia e Musica Pietrecadute di Boiano. Una canzone, Ch’io canti alla vita, per i festivalieri de l’Age di Macon (Francia 1990).
Lusinghiere recensioni hanno avuto i libri:
• Riorganizzarsi
(Tip. Grassi, Mantova 1981)
• Il Sindaco di Caselvatica
(Tip. L’economica, Campobasso 1983)
• La congiura di Bojara
(Grafica Isernina 2003)
• La Madonna della Libera
(Tip. L’economia 2001)
• Bandiere Federaliste e L’Asta d’ un terrone (Ed. Vitale, San Remo 2005)
• Cercemaggiore, visite culturali e supplementi storici
(Tip. L’Economica 2006)
• Anche di un Papa e Storie dai miei diari (Tip. L’economica 2008)
• Palidonje, Canzoni, poesie e aneddoti in vernacolo
(Sigma Studio Isernia 2007)
Tutte presenti nella Biblioteca Albino di Campobasso.
• Con il saggio Carabinierità – Storia di un Innamorato studente meridionale, ha vinto il primo premio ex equo al 3° Concorso letterario della Università dei Saggi Franco Romano, costituita nell’ambito dell’Associazione Nazionale Carabinieri (Antologia di saggi e racconti sull’Arma dei Carabinieri- Stilgrafica, Roma 2008).
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